Contattaci
Categorie
News

L’accordo degli Stati dell’OECD per la tutela della privacy

I Governi dei 38 Stati membri dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economici (OECD) hanno sottoscritto un accordo volto alla tutela della privacy e delle libertà fondamentali dei cittadini nell’ambito dell’accesso ai dati personali per finalità di sicurezza nazionale e di applicazione della legge. L’intento, ancora una volta, è quello di favorire gli scambi transfrontalieri di dati.

Per consultare il documento, clicca qui.

Categorie
Articoli

Il Digital Services Act tutela davvero la democrazia? I problemi dell’approccio Ue

Autore: Avv. Diego Fulco

Con il Digital Services Act le piattaforme di grandi dimensioni sono chiamate a collaborare con l’Ue per disinnescare sul nascere campagne architettate per creare disordine. Proteggere il dibattito e annichilire la disinformazione vuole dire tutelare la democrazia, ma l’Ue lo sta facendo nel modo adatto?

Per leggere l’articolo, clicca qui.

Categorie
News

Israele punta ad introdurre una protezione speciale per i dati dei cittadini europei

Sono attesi i risultati delle consultazioni pubbliche avviate dal Ministero della Giustizia Israeliano rispetto alla bozza della Regolamento sulla Protezione della Privacy, relativo al trasferimento di dati personali dallo Spazio Economico Europeo. La proposta di normativa rafforza e specifica gli obblighi volti a garantire un adeguato livello di protezione dei dati dei cittadini europei.

Per consultare la notizia, clicca qui.

Categorie
News

L’European digital identity. La posizione del Consiglio europeo

In attesa di conoscere quello del Parlamento Europeo, il Consiglio ha pubblicato il proprio parere in merito alla proposta della Commissione di creare un’identità digitale unica per i cittadini e le imprese europee (eID). Il documento, tra le altre cose, prende in considerazione il concetto di wallet e le misure tecniche che il Consiglio ritiene debbano essere adottate nell’implementazione dello stesso, in termini sia di cybersecurity sia di accertamento dell’identità del soggetto cui il wallet è assegnato.

Per consultare il documento, clicca qui.

Categorie
News

The right to be forgotten. I motori di ricerca devono rimuovere le informazioni che un utente abbia provato essere inesatte

Pronunciandosi su un caso riguardante Google, la Corte di Giustizia ha avuto occasione di stabilire che se un interessato fornisce prove “rilevanti e sufficienti” dell’inesattezza di informazioni che lo riguardano presenti sul web, il motore di ricerca deve cancellare i riferimenti a quell’interessato senza dover attendere un ordine giudiziale in tal senso. Lo sforzo che – specifica la Corte – deve essere richiesto all’utente, si deve limitare a quanto per questo possa essere ragionevole.  

Per consultare la sentenza, clicca qui.

Categorie
News

Gli effetti giuridici degli strumenti di soft law. La sentenza della Corte di Giustizia

Lo scorso luglio la Corte di Giustizia, con una pronuncia di fondamentale importanza, è intervenuta sul tema della soft law, che comprende quegli atti di diritto comunitario che, pur non vincolanti, producono comunque effetti giuridici, quali linee guida e codici di condotta. In merito all’impugnabilità di questi strumenti, la Corte ha precisato che si può ricorrere non solo, eccezionalmente, all’art. 263 TFUE (quando l’atto di soft law abbia non formalmente, ma sostanzialmente carattere vincolante), ma anche che al rinvio pregiudiziale di validità ai sensi del 267 TFUE.

Per consultare la sentenza, clicca qui.