Il garante, facendo il punto sulla normativa già vigente in tema di AI, ha esposto le sue considerazioni sull’impianto e sul contenuto del draft di regolamento attualmente in discussione, ponendo l’accento sugli aspetti che ritiene meritevoli di ulteriori riflessioni, in tema di coordinamento con il GDPR, limiti al ricorso agli strumenti di Intelligenza Artificiale e governance. Su questo ultimo punto, in particolare, il Garante si è allineato ai pareri dell’EDPS e dell’EPDB in merito all’opportunità di attribuire un ruolo centrale alle Autorità nazionali per la protezione dei dati personali.

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Dopo la sanzione record di 225 milioni di Euro comminata dalla Irish Data Protection Commission (DPC) per la mancanza di trasparenza delle informazioni, soprattutto in relazione alla condivisione dei dati con le altre società del gruppo Meta, l’app di messaggistica sta aggiornando la propria privacy policy. La versione pubblicata in data 10 marzo si presenta strutturata in sezioni, per una più semplice ed immediata fruizione, ma si tratta solo di un primo passo. Resta ancora da risolvere, infatti, il nodo fondamentale dei trasferimenti dei dati degli utenti dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti.

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Con provvedimento del 10 febbraio, il Garante ha sanzionato la società Clearview AI Inc. per aver messo in atto quello che è stato definito “un vero e proprio monitoraggio biometrico”, anche di persone che si trovano nel territorio italiano, tramite la tecnica del web scraping. Il Garante ha concluso che la società ha trattato dati personali, inclusi quelli biometrici e di geolocalizzazione, senza un’adeguata base giuridica e in contrasto con gli obblighi di trasparenza e limitazione delle finalità del trattamento e di conservazione dei dati, così violando i diritti e le libertà degli interessati.

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