L’ISTAT ha appena pubblicato un interessante volume, articolato in tre parti, che si pone quale strumento rivolto agli operatori del settore – che concorrono al trattamento dei dati – offrendo un quadro di insieme con riguardo alle principali norme e regole attuative quando ci si trovi ad operare lavori statistici, nel rispetto della privacy quale principio fondante cui fare riferimento.

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Tra i punti più interessanti emersi dal provvedimento: (I) informativa privacy ai rider non trasparente e completa, con un “approccio esemplificativo” che non specifica le modalità di “trattamento automatizzato” tramite l’algoritmo AI, a cui i rider non potevano opporsi; (ii) mancato rispetto del principio di minimizzazione, mancanza del periodo di conservazione; (iii) mancata esecuzione di una DPIA, nonché mancata documentazione dell’iter decisionale che ha portato a scegliere di non effettuare la DPIA.

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Chrome, il browser di Google, potrebbe eliminare i cookie di terze parti entro la fine del 2023. Lo afferma BigG in un post sull’evoluzione di “Privacy Sandbox”. L’iniziativa, lanciata nel 2019, punta a sviluppare soluzioni collaborative e open source che proteggano la privacy degli utenti senza danneggiare imprese e sviluppatori che poggiano sulla pubblicità e sull’offerta di contenuti gratuiti.

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Il 2 luglio, alla Camera dei Deputati (in diretta su Rai e streaming online), l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali presenterà alle ore 11 la Relazione sull’attività svolta nel 2020. La Relazione illustra i diversi fronti sui quali l’Autorità è stata impegnata nel corso del 2020 e nei primi mesi del 2021, oltre a fare il punto sullo stato di attuazione della legislazione in materia di privacy e indicando i nuovi scenari che si aprono per la protezione dei dati personali, anche alla luce delle tematiche connesse all’emergenza pandemica.

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