Secondo Politico, il Presidente USA – al vertice UE/US del prossimo 15 giugno – intende assicurarsi un accordo politico con Bruxelles, volto a ripristinare la fiducia sullo scambio dei dati digitali tra i due continenti. Fiducia che è risultata compromessa dalle rivelazioni dell’ex agente dell’NSA Snowden rispetto allo spionaggio USA dei leader di vari Paesi UE, e ulteriormente incrinata dalla recente scoperta che Washington sembra aver utilizzato l’intelligence danese per sorvegliare personalità europee.

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L’EDPB – dopo una breve ma dettagliata analisi con accenno, in apertura, al fatto che nel contesto pandemico l’economia digitale e l’e-commerce si sono sviluppati sensibilmente  – ha stabilito che la sola base giuridica idonea per la conservazione dei dati delle carte di credito – allo scopo di facilitare ulteriori, successive, transazioni online – sia il consenso, non presunto, ma libero, specifico, informato e inequivocabile.

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Firmato protocollo d’intesa tra Garante privacy e Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Potranno attivare ispezioni e istruttorie congiunte su casi di reciproco interesse, avviare indagini conoscitive, scambiare informazioni su possibili violazioni di pertinenza dell’altra Autorità. I due Garanti supporteranno anche progetti formativi comuni per condividere esperienze e migliorare specifiche competenze nel settore.

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Global Pulse e International Association of Privacy Professionals hanno elaborato un report che chiarisce come si potrebbe rendere operativa l’etica dei dati: ne emerge che big data, nuove tecnologie e nuovi approcci analitici – se applicati in modo responsabile – possono offrire un importante aiuto anche nella gestione del “bene pubblico”.

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