Il Garante dà parere favorevole su schema di regolamento provinciale sulla medicina d’iniziativa, ma condizionato alla adozione di cautele nell’utilizzo di algoritmi e AI per l’individuazione di pazienti a rischio

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Il documento, adottato dopo la consultazione pubblica, fornisce indicazioni su come applicare efficacemente suddetti principi alla progettazione e all’impostazione dei trattamenti, con l’aiuto di utili casistiche esemplificative.

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Il Presidente del Garante ha condiviso la propria memoria in relazione al DDL di conversione in legge del DL 7 ottobre 2020, n. 125, recante misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID

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Il report (per ora solo in inglese) fornisce un’analisi sull’impatto del quadro legislativo e delle politiche adottate rispetto alla protezione dei dati, nonché un bilancio tecnico e approfondito delle applicazioni digitali di tracciamento dei contatti e degli strumenti di monitoraggio e controllo.

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Sì agli avvisi ai pazienti tramite sms, ma senza riferimenti all’oggetto o all’esito dell’esame. Il referto dovrà essere inviato come allegato protetto da password, via e-mail.

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La data del 1° dicembre – prevista dal DPR del 17 gennaio scorso – resta per ora solo sulla carta: lo “scontro” tra Consiglio di Stato (che sposa i rilievi del Garante Privacy) e MISE ha comportato forti ritardi nell’approvazione del regolamento d’attuazione della L. 5/2018.

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