Garante privacy: sì a maggiori tutele per i dati giudiziari
Dal Garante parere favorevole sullo schema di regolamento che disciplina il trattamento dei dati giudiziari in una pluralità di ambiti e contesti. Nell’ambito dei rapporti di lavoro, è chiarito che il consenso non è una base giuridica legittimante il trattamento. Per quanto riguarda la “conservazione”, il termine fisso di due anni è troppo rigido, e dunque si propone di inserire un generico richiamo al raggiungimento dello scopo e alla minimizzazione o, come via alternativa, l’indicazione di un termine fisso minimo, con possibile estensione giustificabile da latore. Il Garante invita a permettere anche ai soggetti privati, non esercenti un servizio pubblico, l’acquisizione del “certificato selettivo” del casellario giudiziale, anche previa valutazione di impatto privacy.
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