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Diritto all’oblio. Riconosciuto il potere del Garante di ordinare il global delisting

1 Dicembre 2022

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’ammissibilità degli ordini di delisting globale emessi dal Garante, volti a rendere determinati URL non disponibili tra i risultati dei motori di ricerca non solo nelle versioni in uso nei territori dell’Unione Europea, ma anche in quelle extra-europee. La Corte ha riconosciuto tali provvedimenti conformi al diritto dell’Unione Europea, richiamandosi, in particolare, alla sentenza sul “caso CNIL” (decisione del 24.09.2019, C-507/2017), che espressamente ha ritenuto non vietata la deindicizzazione su tutte le versioni (UE ed extra UE) di un motore di ricerca, lasciando alla competenza delle Autorità di controllo e giudiziarie nazionali verificare il necessario bilanciamento tra i diritti della persona interessata e il diritto alla libertà d’informazione.

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